Ville e Parchi

Villa Comunale Regina Margherita

Fra le bellezze naturali, anche se opera dell’uomo, annoveriamo la Villa intitolata alla Regina Margherita, sorta nel XIX secolo per merito degli amministratori Poma Avalos e Antonino Ragona. Essa si trova nel sito anticamente chiamato “Piano Gambacorta”, appartenete al Convento dei Cappuccini, ove esisteva un calvario con una grande croce in legno e un tabernacolo con l’immagine dell’Addolorata.

Tale Piano era tristemente noto per le esecuzioni capitali che non di rado vi venivano effettuate. Il primo nucleo della villa fu costituito da platani fatti piantare per disposizione del Sindaco Salvatore Savarino intorno al 1850, tutt’intorno al piano. Il Poma diede l’inizio dei lavori veri e propri mediante asportazione del fondo roccioso e il suo ricoprimento di terra, e successiva piantumazione di varie specie di piante. La primitiva ringhiera in legno venne poi sostituita da un’altra in ferro battuto, su uno zoccolo in pietra ancora esistente, divelta durante la seconda guerra mondiale.

La Villa fu arricchita da un busto in marmo di Giuseppe Garibaldi, inaugurata il 18 maggio 1883, e da quello di Vittorio Emanuele II nel 1866, entrambe opera del palermitano Civiletti. Il primo è posto su un cippo marmoreo che riporta in bassorilievo alcuni episodi dell’epoca garibaldina. Il secondo è collocato su un tronco di colonna a sua volta poggiante su un cippo. Nel baricentro del giardino fu collocata una vasca rotonda, arricchita con palme acquatiche e una decoratissima ringhiera in ferro battuto, intervallata da alcuni lampioni in ghisa. In epoca più tarda fu costruito un piccolo anfiteatro rialzato da servire per l’esibizione della banda musicale, sullo sfondo di esemplari di palme (phoenix) e pini (pinus).

L’impianto della Villa è ordinato da due viali rettilinei, grosso modo ortogonali, connessi da viali circolari; tali semplici figure delimitano le aiuole entro cui si trova una vegetazione per lo più costituita da alberi di pinus e di ficus, mescolati ad alcune varietà di palma soprattutto nei pressi del palchetto della musica. Lungo i viali, all’interno di uno scenario tipicamente tropicale, oltre alle palme si trovano Agavi, Aloe, Dracene, Cycas, l’albero del falso kapok (Chorysia speciosa), ecc. Di notevole rilievo estetico sono alcuni grandi esemplari di Ficus magnolioides dalle caratteristiche radici aeree. Un filare di Ficus circonda il giardino in quasi tutto il suo perimetro.


Villa Falcone

Sita nella centrale via Kennedy, è dedicata a Giovanni Falcone, giudice palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, nella vicina Capaci.

Villa Falcone con Cuba di ispirazione araba e grande spazio giochi per bambini.


Lago Poma

L’invaso Poma, costruito dal 1963 al 1968 e dato in gestione all’E.S.A. ha una superficie di 163,6 ettari ed una capacità di 72,5 milioni di metri cubi di acqua. E’ attualmente uno dei più grandi invasi in Sicilia, esso consente l’irrigazione di circa 9000 ettari di terreno coltivato della piana di Partinico, e contribuisce inoltre all’approvvigionamento potabile della città di Palermo e di alcuni paesi della fascia costiera.

Nel 1994 l’area è stata individuata come Oasi di protezione e rifugio della fauna con decreto assessoriale con la finalità di favorire e promuovere la conservazione, la protezione, il rifugio, la sosta e l’irradiamento naturale della fauna selvatica. L’area così individuata ha una superficie di 580 ettari ed è gestita dalla ripartizione faunistico-venatoria di Palermo.

Pagina aggiornata il 20/10/2023

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